In prova: TRP Slate T4 |MTB-VCO.com

2022-08-14 20:37:46 By : Ms. Carol Liu

Con oltre venti anni di esperienza alle spalle, TRP realizza nello Utah sistemi frenanti per le diverse discipline del ciclismo. E’ tra gli sponsor ufficiali del team di Coppa del Mondo DH, YT Mob, i cui atleti Aaron Gwin e Angel Suarez hanno utilizzato quest’anno i Quadiem SL, modello più votato al gravity e già in nostro possesso da tempo per un test di lunga durata. Oggi invece vi proponiamo il test di un altro modello, di ambito più polivalente, gli Slate T4.

Gli Slate T4 sono, infatti, pensati per un utilizzo che va dall’XC all’enduro, strizzando l’occhio anche al downhill ma rimanendo comunque con un peso contenuto, grazie ad una leva più piccola rispetto al modello Quadiem e alla rimozione di materiale laddove è stato possibile.

Questo ha consentito di realizzare un pompante dal design molto pulito e con una particolare linea affusolata, caratterizzato da una leva in alluminio dalla forma ergonomica e dal collarino a singola vite e apribile a cerniera per favorire una facile installazione senza dover rimuovere le manopole. Collarino che è, inoltre, compatibile con la tecnologia I-Spec B. Le regolazioni previste riguardano il reach, ovvero la distanza della leva dal manubrio, che è possibile personalizzare tramite una chiave a brugola da 2 mm.

Anche la pinza denota un’operazione di riduzione dei pesi. Il suo funzionamento si basa sulla presenza di quattro pistoni, con una coppia avente diametro di 11 mm e l’altra di 14 mm. La tubazione che trasporta l’olio minerale entra nella pinza attraverso un comodo raccordo banjo grazie al quale è possibile personalizzare l’angolazione della stessa tubazione, qualunque sia il design del telaio.

Le pastiglie montate di serie sono di tipo semimetallico. Il loro inserimento avviene dall’alto, il che farà la gioia di chi dovrà poi sostituirle, visto che per farlo non è necessario, quindi, disinstallare la pinza dal telaio ma basta semplicemente rimuovere la coppiglia ad anello e poi l’apposita vite. L’attacco per lo sfiato dell’aria si trova in corrispondenza dell’ingresso della tubazione, anch’esso pensato per una facile operazione di manutenzione.

Con gli Slate T4, TRP ci ha inviato una coppia di dischi TRP-29, da noi scelti nei diametri da 180 e 160 mm. Sono dischi caratterizzati dalla presenza di sei scanalature (quelle in nero) progettate per favorire l’evacuazione di acqua, fango e detriti qualora vengano a trovarsi tra pastiglie e disco.

Il peso da noi rilevato dell’impianto anteriore, disco escluso, è stato di 275 grammi. Il disco da 180 mm ha un peso di 166 grammi mentre quello da 160 mm pesa 116 grammi.

Il singolo impianto, disponibile nel colore nero o argento, è in vendita al prezzo di € 114,80 considerando l’attuale tasso di conversione del dollaro americano. I dischi vengono venduti separatamente, consentendo così di risparmiare in fase di acquisto qualora si posseggano già i dischi. In ogni caso sono disponibili nei diametri da 140, 160, 180 e 203 mm, mentre il prezzo è di € 38,30 nelle versioni da 140 e 160 mm, € 41,15 la versione da 180 mm e € 44 quella da 203 mm.

L’installazione è avvenuta su una trailbike e non ha comportato particolari problemi, grazie anche ai collarini apribili a cerniera che facilitano molto le operazioni. Il pompante presenta un disegno molto elegante, la leva ha un’ottima ergonomia che facilita l’utilizzo con un solo dito anche nel corso delle lunghe discese e presenta sulla superficie esterna una serie di zigrinature che favoriscono il grip con diversi tipi di guanti e anche in condizioni di bagnato. Come per la maggior parte dei moderni sistemi frenanti, non manca la possibilità di regolare la distanza della leva dal manubrio. Per farlo è necessario agire sulla vite posta sulla leva mediante una chiave a brugola e questa scelta è dovuta alla necessità di limare il peso laddove possibile.

Le operazioni di taglio delle tubazioni sono molto facili da effettuarsi e comunque ben descritte nel manuale utente incluso nella confezione di vendita. In questo video tutorial vi abbiamo già illustrato la procedura per il modello Quadiem SL, che comunque è esattamente la stessa per gli Slate T4. Operazione che siamo riusciti ad eseguire anche in maniera molto pulita e senza che si sia reso necessario effettuare poi lo spurgo.

Si apprezza molto il lavoro che è stato fatto per  realizzare la pinza, per la quale TRP ha pensato anche ad un design del corpo in grado di accogliere eventuali pastiglie alettate, nel caso in cui si desideri un raffreddamento supplementare, anche se noi non ne abbiamo mai sentito l’esigenza. Le pastiglie semimetalliche ricevute con gli Slate T4 sono costituite da un nuovo tipo di mescola che TRP utilizzerà per i suoi impianti frenanti. Rappresentano senza dubbio un buon compromesso tra le organiche e le sinterizzate metalliche, non hanno comunque richiesto i consueti tempi per arrivare alla giusta temperatura.

Sulla pinza il caricamento delle pastiglie avviene dall’alto, facilitando così le operazioni di sostituzione, mentre la tubazione in ingresso alla pinza può essere angolata a proprio piacimento allentando e poi serrando nuovamente l’apposito raccordo banjo, in modo da consentire l’installazione della pinza anche quando l’instradamento della tubazione avviene con un’insolita angolazione.

Non è stata necessaria una lunga fase di rodaggio per apprezzare la potenza frenante degli Slate T4. I freni rispondono molto bene anche in termini di modulabilità della potenza, la presenza dei quattro pistoni si sente eccome, ed è davvero difficile arrivare al bloccaggio dei freni, con il risultato di riuscire a gestire ottimamente l’azione frenante senza arrivare a stravolgere la trazione delle gomme, soprattutto sui percorsi dal fondo maggiormente sconnesso. In presenza di bagnato o fango, inoltre, i dischi hanno stupito molto per aver continuato a mantenere su buoni livelli l’azione frenante.

Nei sei mesi di utilizzo gli Slate T4 hanno dimostrato di essere dei freni dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, che ci sentiamo di consigliare senza ombra di dubbio a chi desidera un’elevata e ben gestibile potenza frenante per un utilizzo dal trailride all’all mountain.